Dalla tecnologia esibita a quella “che non si vede”

11.03.2019

Oggi stiamo vivendo una rivoluzione, ne abbiamo vissute molte negli ultimi 70 anni. Mode e tendenze si sono avvicendate e rincorse, innovazioni hanno cambiato i nostri stili di vita, in molti casi, però, non così tanto come ci si sarebbe aspettati o prefigurati negli scenari più immaginifici. Da bambino guardavo già prima e leggevo poi riviste automobilistiche, beh devo averne ancora dove si prefigurava un 2000 senza auto, con mezzi volanti...senza volante. Alla sera si guardava Spazio 1999, ma poi il 1999 è arrivato prima di quanto si potesse immaginare e...niente di che...

Faccio un salto ancora più indietro nel tempo, a quando non c'ero. Alla vigilia del boom economico, la diffusione dei primi elettrodomestici e televisori. Da ingombranti oggetti per pochi, si apprestavano ad entrare in tutte le case. Una rivoluzione tecnologica che ha cambiato gli stili di vita. Fatte le debite proporzioni, la storia in fondo si ripete sempre uguale a sé stessa, solo con abiti diversi. Ma come è cambiato l'atteggiamento dei consumatori davanti a queste nuove tecnologie? I primi elettrodomestici, radio e TV venivano messi in bella mostra, erano uno status symbol per chi li possedeva. Da mostrare agli amici che venivano a casa, e guardavano ammirati. Con il passare del tempo, questi oggetti diventavano sempre più comuni e alla portata di tutti, perdendo quell'aura di oggetto magico ed affascinante. Da lusso a necessario, anzi indispensabile, scontato che ci fosse. Da oggetti da mostrare a oggetti da nascondere, il passaggio è stato naturale. Ecco allora la ricerca di posti nascosti, nicchie, mobili da incasso. Per quanto riguarda l'hi-tech, hi-fi e TV il processo è stato meno rapido. Ancora fino a non molto tempo fa maxi schermi TV e hi-fi monumentali con diffusori scultorei, sono stati esibiti come simbolo. Oggi anche per loro le cose sono cambiate. Il massimo della raffinatezza ed eleganza nell'interior design è rendere la tecnologia invisibile. Ecco allora schermi a scomparsa, TV invisibili all'interno di insospettabili specchi, diffusori musicali disposti con sapienza in tutti gli ambienti domestici per un'acustica degna della Scala di Milano, ma assolutamente invisibili. Anche la domotica è una tecnologia che si percepisce, stupisce, ma non si vede, non è ostentata o messa in mostra. La tecnologia che non si vede, che non va a turbare l'eleganza di arredi, rivestimenti e finiture. Tanto più "non si vede", tanto più l'ambiente sarà raffinato e di charme. Buon gusto si diceva una volta. Ecco, per quanto riguarda l'interior design delle automobili, trovo che in molti casi siamo ancora alla prima fase, quella della messa in mostra della tecnologia. Schermi che sembrano posticci, o nella migliore delle ipotesi troppo invasivi, funzioni a volte più scenografiche che utili, sono convinto lasceranno sempre più posto a tecnologia sempre più avanzata, ma invisibile. Tecnologia utile, sempre più indispensabile, che sarà sempre più diffusa, ma anche sempre meno visibile, raccontata e messa in mostra.

Ricordo le prime auto che sottolineavano con loghi, acronimi o scritte identificative varie, la presenza di ABS, ESP, quinta o sesta marcia, alzacristalli elettrici...tecnologie oggi indispensabili, comuni e...invisibili.

Marco Fasoli