La Storia “finita”

14.12.2023

Il passato è pieno di lezioni, se lo cancelliamo non siamo più niente e ci mettiamo in balia di chi una storia ed un passato non lo possiede.

Viviamo in tempi in cui tutto sembra essere nato oggi, in cui il futuro non facciamo nemmeno più la fatica di inventarcelo ed immaginarlo, ma semplicemente lo subiamo come ineluttabile, in cui persino i desideri ed i sogni li copiamo, prendendo quelli che altri ci dicono essere quelli giusti e alla moda.

Un futuro che non è più quella magnifica pagina bianca da scrivere, ma una sorta di "nulla" della "Storia Infinita" che pretende di sopraffare tutto, cambiando anche il passato.

Un mondo dove si riscrivono le favole, invece che inventarne di nuove, si abbattono statue invece di crearne di nuove, si cambiano i giudizi su personaggi del passato, rivedendo le loro azioni e pensieri con gli occhi del nostro tempo ignorante.

Si da per scontato che ogni novità sia positiva, senza alcuna capacità di analizzarne davvero il significato, i costi ed i benefici prima di applaudire.

Tutto oggi è inclusivo, eppure vedo in giro molta più cattiveria di prima, molte più divisioni.

I miei genitori (classe 1927 e 1934) erano molto inclusivi, non insultavano chi la pensava diversamente da loro, non imponevano la loro visione, non li ho mai sentiti offendere qualcuno per orientamenti di ogni genere, io sono sempre stato inclusivo….era semplicemente la normalità, l'essere brave persone, l'educazione. Non era una qualità di cui vantarsi e certificare.

Tutto oggi è sostenibile, inclusivo e resiliente, e se nei discorsi di Giulio Cesare o nelle poesie di D'Annunzio non si trovano allora possiamo tranquillamente abbatterli, ignorarne il pensiero e le azioni….le parole vincono sui contenuti e le parole conosciute ed usate sono sempre di meno e talmente abusate da perdere ogni significato.

Del resto comanda la SEO, e se il pubblico cerca solo questo, solo di questo dobbiamo scrivere, solo che lo fanno tutti…forse bisognerebbe avere il coraggio di uscire da questa spirale che porta a niente.

Marco Fasoli